Una goccia d’acqua che partisse da Locarno è in grado di raggiungere Venezia passando per Milano e analogamente un’altra goccia che partisse dalla Valtellina la potrebbe raggiungere nella Darsena dei Navigli di Milano.
 
E’ stato scritto che il tempo, per l’intero percorso da Locarno al mare Adriatico, è di nove giorni.
 
Ciò è possibile grazie alla posizione geografica di Milano, equidistante dai bacini idrici del Lago Maggiore fiume Ticino a Ovest, del Lago di Como e fiume Adda a Est e dal fiume Po a Sud e da importanti opere idrauliche e fluviali realizzate durante secoli.
 
Milano, contrariamente alla maggioranza delle grandi città, non si sviluppò su un grande fiume, ma al centro di una fertile  ed estesa pianura. Fu quindi molto importante creare un complesso di opere al fine di utilizzare le acque per esigenze agricole di irrigazione, per fornire energia ai mulini e alle macchine in genere, per il commercio con il trasporto su natanti e l’attracco a un vero e proprio porto: la Darsena.
 
Osservando le immagini aeree dei tre Navigli di Milano messe a disposizione dall’Autore Giampietro Livini bene hanno fatto i promotori della documentazione fotografica sul quadruplicamento ferroviario, alta velocità e autostrade BreBeMi e Teem ad aprire un capitolo sulla rete fluviale artificiale lombarda.
 
Il raffronto può generare interessanti considerazioni: prima fra tutte, dovrebbe esserci, in tempi di contenimento energetico, di rispetto dell’ambiente  e di vigile attenzione ai costi, una rinnovata attenzione al trasporto su acqua ancora ampiamente utilizzato in tutta Europa.
 
Prof. Luciano De Ponti

 

 

 

 

 

Dal volume IL NAVIGLIO DELLA MARTESANA (Chiaro e Nero Editore) è stato ripreso il testo di ELIA LOMBARDINI che precede le immagini del cod.70.02 e le fotografie di FRANCO MARIA VIGNATI quì di seguito presentate, intendendo con questo nostro “arbitrio” esprimere un plauso a questa pubblicazione, nell’impossibilità di un contatto diretto con gli Autori.
 
Nell’ordine: Milano – Via Tofane
                               –  Le chiuse alla Cassina de’ Pomm e San Marco
                               –  La conca dell’Incoronata
                               –  Il laghetto di S:Marco e la Casa del Corriere
                               –  L’idrometro alla conca dell’Incoronata
                               –  La conca dell’incoronata